Il Ritorno del Marchese di Carabas
sfide: salva-comodino 2011, torniamo ragazzi 2011
Autore: Sebastiano Ruiz Mignone
Anno di pubblicazione: 1997
Editore: Piemme
Pagine: 192
Iniziato il: 21 maggio 2011
Terminato il: 23 maggio 2011
Valutazione: ★★★
Molto carino e simpatico: credo che nessun bambino riuscirebbe a non ridacchiare leggendo questa storia. I personaggi sono uno più buffo dell'altro (ma il mio preferito è il visconte di Patador Doré, perso nel bosco invisibile) e mi è piaciuta molto l'idea delle illustrazioni introduttive dei capitoli: ogni volta che all'esercito del Marchese si aggiunge un personaggio, questo viene aggiunto anche all'illustrazione, in modo che la fila si allunga proseguendo con il racconto. Divertenti anche i personaggi dei pirati, soprattutto il loro capo Musone di Cane, che quando incita gli uomini una una specie di dialetto veneto/milanese e ho trovato molto interessante anche il modo in cui Mignone inserisce la morte nel racconto.
Anno di pubblicazione: 1997
Editore: Piemme
Pagine: 192
Iniziato il: 21 maggio 2011
Terminato il: 23 maggio 2011
Valutazione: ★★★
Il marchese di Carabas era stato, molti anni prima, grande e prode cavaliere, instancabile conquistatore di roccaforti e cuori femminili, nonchè valente campione del gioco della palla.Sinossi: Molti lustri sono trascorsi dacché il gatto con gli stivali sconfisse l'orco e il suo padrone divenne il marchese di Carabas. Una notte tre disperati bussano a quel portone da tempo sbarrato: sono i soli superstiti del paese di Moltove, messo a ferro e fuoco dai Corsari Turcomanni. Ora quei violenti sanguinari stanno marciando verso il paese di Tombino che presto subirà la stessa sorte. Il marchese si mette in marcia verso il paese minacciato dopo aver radunato un esercito assai bislacco.
(incipit)
Molto carino e simpatico: credo che nessun bambino riuscirebbe a non ridacchiare leggendo questa storia. I personaggi sono uno più buffo dell'altro (ma il mio preferito è il visconte di Patador Doré, perso nel bosco invisibile) e mi è piaciuta molto l'idea delle illustrazioni introduttive dei capitoli: ogni volta che all'esercito del Marchese si aggiunge un personaggio, questo viene aggiunto anche all'illustrazione, in modo che la fila si allunga proseguendo con il racconto. Divertenti anche i personaggi dei pirati, soprattutto il loro capo Musone di Cane, che quando incita gli uomini una una specie di dialetto veneto/milanese e ho trovato molto interessante anche il modo in cui Mignone inserisce la morte nel racconto.
Loto guardò lontano.
«Rass de' dannà! Om de cativeria! Bricconass! Marmaia spusolenta! All'arm! All'arm! E addoss' all'arma' de' soccors! Massacremoli! Tuti! Tuti! E poi massacremo anca Tombin! Avant! Masemoli!»
(Musone di Cane)
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