Veracruz (Ciclo dei Pirati #2)
Anno di pubblicazione: 2009
Editore: Mondadori
Pagine: 327
Iniziato il: 10 maggio 2010
Terminato il: 20 maggio 2010
Valutazione: ★★★★
Il 17 marzo 1683 Hubert Macary scrutava il mare, in attesa dei vascelli in arrivo. Solo lui e l'amico Francis Levert sapevano che al largo di Roatàn stava per apparire la flotta più imponente che i Fratelli della Costa avessero mai allestitoDue su due, per me, significano successo: Evangelisti mi piace davvero tanto! La sua scrittura è cruda ma estremamente efficace, ti fa vivere in prima persona tutto ciò che racconta e mi è risultato molto difficile smettere di leggere: la curiosità di sapere come sarebbe andata a finire era davvero troppa. Nonostante ciò, questa è stata una delle poche volte in cui non mi sono affezionata a nessun personaggio: magari non sono riuscita ad identificarmi in nessuno oppure i protagonisti erano tutti troppo spietati perchè io potessi provare pena per la loro sorte, fatto sta che posso solo dire di essere rimasta colpita dalle figure del capitano De Grammont e del capitano Lorencillo, entrambi estremamente carismatici ma diversi; cupo uno, amante della buffonaggine l'altro, anche se crudeli nello stesso modo.(incipit)
Altra figura che non mi ha lasciato affatto indifferente, al contrario del protagonista per il quale non ho mai provato nè disprezzo nè simpatia ma solo la più totale indifferenza (ma non lo considero un aspetto negativo: spesso all'interno di un romanzo sono utili anche i personaggi che sembrano esattamente il contrario), è stata quella di Gabriela Junot Vergara. Ho letto un'intervista Evangelisti nella quale lo scrittore, parlando delle donne del romanzo dice che "ama rappresentare figure femminili all'apparenza convenzionali ma che in realtà non lo sono affatto. In Veracruz sia Gabriela che Claire sembrano stereotipi (la seduzione e la sofferenza), ma entrambe resistono a modo loro al tentativo di sottometterle". Ecco, queste sono le parole perfette per descrivere la sensazione che ho provato arrivata alla conclusione del romanzo.
Sul sito ufficiale di Evangelisti ho trovato una sezione molto interessante di recensioni dei suoi romanzi, tra cui molte anche a proposito di Veracruz. Il link è questo e consiglio davvero di leggerlo perchè è molto interessante: mi ha fatto anche capire come i due romanzi (Veracruz e Tortuga) siano collegati. No, non sono rimbecillita, è che ad essere sincera, Tortuga non me lo ricordavo più e non avevo proprio realizzato!! In ogni caso prima dell'uscita di Carthagena, l'ultimo capitolo, lo rileggerò per rinfrescarmi la memoria (sperando, nel frattempo, di non essermi dimenticata anche Veracruz!! ah ah ah).
...E ora salpiamo, Fratelli della Filibusta!! Yoh, ho!!
Allora andate alle vostre navi, Fratelli della Filibusta! Tempo due settimane si parte. Spargeremo il terrore, la nostra arma più sicura. Faremo tremare la Spagna una volta di più. Lucidate i cannoni, affilate le lame, riparate gli scafi. Prenderemo Veracruz, che nessuno ha mai conquistato prima. Ricambieremo la crudeltà degli spagnoli con altrettanta crudeltà! E, oltre che eroici, saremo ricchi!Smisuratamente ricchi!
(Capitano de Grammont)
Diavolo maiale, anche questo bisognava vedere! De Grammont che mi soffia la preda! Ma porco d'un satanasso!
(splendida imprecazione del capitano Lorencillo)
Di Evangelisti io ho letto solo i primi libri della saga di Eymerich, ma anche questa trilogia sui pirati mi ispira molto!!
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