Roverandom, di J.R.R. Tolkien
Non so se avete mai sentito parlare di Roverandom, una vera e propria fiaba fantasy scritta da Tolkien nel 1925 con un protagonista insolito (un cagnolino) che affronterà mille fantastiche avventure per riuscire a liberarsi dell’incantesimo dello stregone Artaserse, che lo trasforma in un giocattolo per vendicarsi di un morso ai pantaloni.
Il cagnolino Rover, ribattezzato Roverandom (un gioco di parole tra Rover=girovago e Random=a caso) per distinguerlo dai suoi alter ego che incontrerà negli strani mondi che saranno meta del suo girovagare, viaggerà fino alla luna in groppa ad un gabbiano dove conoscerà l’uomo-della-luna e fuggirà dalle pericolose creature che la abitano. Poi finirà in fondo all’oceano alla corte del re del mare, incontrerà sirene e fate, balene amichevoli e pericolosi serpenti marini.
Grazie all’aiuto di tanti amici che conoscerà durante le sue esplorazioni, tra cui uno stregone con parecchia voglia di dare una lezione ad Artaserse, Rover riuscirà a tornare a casa. Ma come potrà riprendere le sue vere sembianze?
Questa fiaba davvero deliziosa, inventata da Tolkien per consolare il proprio figlio dopo la perdita del giocattolo preferito – un cagnolino di legno abbandonato sulla spiaggia, proprio come accade a Roverandom – è un viaggio fatato e rocambolesco, perfetto come favola della buonanotte perché è un racconto avventuroso ma raccontato con uno stile delicato e sognante, a volte buffo e nel quale vengono descritti luoghi e creature così meravigliose che sicuramente popolerebbero i sogni di qualunque bambino.
Non conoscevo questa storia, mi fa sempre tanto piacere scoprire nuovi scritti di Tolkien! 😀
Anch’io l’ho scoperto per caso andando a spulciare nella sezione fantasy della mia biblioteca!