[Lettura #21/2012] L' acchiapparatti
Saga L’acchiapparatti, Libro 1
Hardcover, 480 pagine, Baldini Castoldi Dalai 2010




I dadi d’osso erano stati lanciati. Le dita artritiche della cieca li sondavano ad uno ad uno.
«Come hai detto di chiamarti, figliolo?»
«Gelco.»
«Come? Abbi pazienza, le mie orecchie sono così stanche.»
«Gelco.»
«Dunque Gelco, cosa vuoi che veda?»
«Non saprei… Il mio futuro»incipit
Ho sempre detto che ogni tanto mi capita di trovare romanzi presi dalle catene di lettura di aNobii per i quali vale la pena rischiare le sòle che si prendono con le catene e questo è davvero uno di essi: ho trovato la trama originale e ben scritta, appassionante e con i giusti momenti di suspance che mi hanno fatto trattenere il fiato. Anche nel caso di questo romanzo, però, il punto forte sono definitivamente i personaggi: Geshik il gobbo, il meraviglioso Zaccaria l’acchiapparatti, Isotta la prostituta e Orgo il gigante con i suoi proverbi. Zaccaria è davvero azzeccato; l’autore è riuscito perfettamente a rappresentare questo bizzarro personaggio che unisce la saggezza e l’ingenuità tipiche dei matti ad una misteriosa passione per i volumi antichi e le lingue scomparse.
Tornando alla trama, che nel complesso ho trovato coerente e realistica, devo dire che mi ha lasciata con qualche punto interrogativo soprattutto verso il finale: non ho avuto l’impressione che fosse affrettato ma ammetto che avrei avuto bisogno di qualche spiegazione in più perché non ho capito benissimo come siano andate le cose. Soprattutto mi è sembrato strano che un personaggio come Geshick, che nonostante durante il viaggio si sia molto ammorbidito rimane sempre un egoista opportunista, sia in grado di sacrificarsi per permettere al demone di “morire”.
Inoltre ho notato anche una certa tendenza a “perdersi” i personaggi: prima il topo Sabatino e poi Gelco, il soldato che compare ogni tanto nel romanzo ma che rimane sempre un po’ precario e non si capisce bene che ruolo abbia.
A parte questo il romanzo mi è piaciuto moltissimo, talmente da farmi chiudere un occhio su alcuni piccoli errori disseminati nel testo. Adesso sono già in coda per leggere il seguito: “Il burattinaio”.
Inizio lettura: 23 giugno 2012
Fine lettura: 8 luglio 2012