
Data di pubblicazione: 1979
Editore: Mondadori, 1999
Formato: Paperback, 213 pag.
Inizio lettura: 04 settembre 2013
Fine lettura: 09 settembre 2013
Lettura n.: 36/2013
Il mio voto: ★★★★☆
Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell’estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c’è un piccolo e insignificante sole giallo.
A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c’è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro–verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un’ottima invenzione.
La componente fantascientifica del romanzo è una cornice perfetta perché permette di rendere plausibili gli eventi e le situazioni più strambe (penso ad esempio al povero capodoglio e al vaso di petunie!! Ho riso tantissimo!!) e questo far sembrare normali le cose più improbabili è l’ingrediente essenziale della comicità del libro. I personaggi, poi, sono uno più geniale dell’altro, per non parlare della Guida, i cui estratti sono forse la parte più bella ed esilarante di tutto il romanzo. Cavolo, mi sta venendo voglia di rileggerlo!!

Bellissimo questo libro! Sono contenta si apiaciuto tanto anche a te! 🙂
Io ho un rapporto strano con questo libro… quando avevo finito di leggerlo, avevo pensato: “ok carino,ma niente di che…” invece poi più passano gli anni e più lo ricordo con affetto… è questo che fa la differenza… 🙂
@Strawberry. Si, concordo… se veramente non ne fosse valsa la pena, probabilmente te ne saresti anche dimenticata!
@Phoebes. =D
E' una vita che ce l'ho in Wishlist, ma non sono ancora riuscita a comprarlo… do sempre la priorità ad altri libri, ma prima o poi lo comprerò 😉